Indurre progressi

Da febbraio 2017, Mirjam Gasser è la responsabile della CBM Svizzera per l‘attività politica. In questa intervista ci spiega chi è e che cosa fa.

Che cosa chiede la CBM Svizzera?

La cooperazione svizzera allo sviluppo deve tenere sistematicamente conto dei diritti delle persone con handicap, le quali devono poter contare su pari opportunità di partecipare alla vita e sviluppare appieno il loro potenziale, proprio come qualsiasi altra persona.

Quali risultati sono già stati ottenuti?

Durante la conferenza internazionale sulla prevenzione delle catastrofi tenutasi in Messico siamo riusciti a ottenere che la Svizzera ricordasse nella sua presa di posizione le persone con handicap e il loro coinvolgimento. In occasione della decima Conferenza dell’ONU sulla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità organizzata a New York, ho moderato un evento collaterale sulla partecipazione dei disabili alla vita pubblica e politica, a cui ha preso parte anche un rappresentante della delegazione svizzera. Le organizzazioni svizzere attive nel campo dell’handicap hanno inoltre redatto un rapporto ombra sull’attuazione della Convenzione nel nostro paese e la CBM ha contribuito a formulare le prese di posizione sulle «situazioni di rischio ed emergenze umanitarie» (art. 11) e sulla «cooperazione internazionale» (art. 32).

Come fa a convincere i politici?

Spiegando loro la situazione delle persone con handicap in un paese in sviluppo e rendendo ben chiaro quanto sia necessario l’impegno della Svizzera. Al contempo, mi appello agli obblighi in materia di diritti umani della Svizzera. Essendo io stessa disabile, riesco a esporre la mia posizione in maniera credibile.

Ci dica tre argomenti validi.

Chi vive con un handicap ha gli stessi diritti di tutti, e questi gli vanno garantiti, sempre e ovunque. Nessuno deve venire trascurato, le persone con handicap devono poter partecipare pienamente alla vita, non esiste altra via per sconfiggere la povertà. Il nostro paese si è impegnato a promuovere l’inclusione.

A che punto è la Svizzera?

Essendo uno dei 174 paesi che l’ha sottoscritta, la Svizzera si è impegnata ad attuare la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità. Per quanto riguarda la cooperazione internazionale (art. 32) e gli aiuti umanitari (art. 11), è parecchio in ritardo. L’Australia, la Gran Bretagna e la Germania sono notevolmente più avanti, i loro interventi sono infatti improntati all’inclusione e tengono quindi conto in modo mirato dei diritti dei disabili. In Svizzera c’è molto da fare anche sul piano nazionale. Da noi, chi ha un handicap è tuttora fortemente svantaggiato negli ambiti della formazione e del lavoro.

E le organizzazioni non governative?

La CBM Svizzera ha dato vita a una coalizione con Handicap International e FAIRMED, le quali promuovono e attuano l’inclusione, proprio come facciamo noi. Le altre ONG svizzere impegnate nella cooperazione allo sviluppo non sono ancora sistematicamente orientate all’inclusione. Alcune realizzano singoli progetti mirati, che va bene, ma non è sufficiente.

Dove riscontra personalmente i maggiori svantaggi?

Essendo in sedia a rotelle, non posso decidere all’ultimo minuto di prendere il treno (salvo pochissime eccezioni). Devo sempre annunciarmi almeno un’ora prima affinché possa venire «caricata e scaricata». Molti negozi, ristoranti, teatri e cinema sono difficilmente accessibili, o non lo sono del tutto. L’ambito della cultura è costellato di barriere. Faccio parte di una compagnia di ballo e spesso mi scontro con palcoscenici e camerini inaccessibili.

Che cosa può fare il singolo individuo?

Oltre alle donazioni, ci sono molti modi di impegnarsi nella quotidianità. Innanzitutto, considerando tutti equivalenti. Un datore di lavoro può assumere persone con handicap. Un amministratore può rendere un certo numero di appartamenti agibili ai disabili e affittarli soltanto a chi ha bisogno di simili accorgimenti. In occasione di votazioni ed elezioni, si può tenere conto dei diritti delle persone con handicap. Ognuno può fare molto, questi sono solo alcuni esempi.

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